Il Rugby è uno sport in piena ascesa in gran parte del mondo. Le maggiori competizioni internazionali, come il Sei Nazioni, il Tri Nations e il Mondiale, sono seguite da folle strabocchevoli ed estremamente appassionate, oltre che molto sportive. Folle che sono attratte dal fatto che pur essendo uno sport di contatto, e anche molto vigoroso, esso è governato da una sorta di codice interno che ha molto di cavalleresco. Una delle fasi fondamentali del gioco è la Touche. Vediamo in cosa consiste.
Quando una palla finisce fuori dal campo di gioco, deve essere rimessa in gioco con una Touche. La stessa può avvenire nel punto in cui è uscita, oppure, se è stata lanciata da un punto del campo oltre la propria linea dei 22 metri ed è finita direttamente fuori, da un punto della linea di fondo all’altezza di quello da cui si è effettuato il calcio.
Per poterla effettuare, i due pacchetti di mischia delle squadre, si schierano, al completo o in parte, in fila fianco a fianco, con la linea immaginaria creata dall’ovale a dividerli. I giocatori debbono essere ad un metro l’uno dall’altro. Quelli che non fanno parte delle mischie, debbono tenersi fuori dalle parallele immaginarie ad un minimo di dieci metri.
Il giocatore che è adibito alla rimessa lancia l’ovale in un punto parallelo alle linee trasversali, che non sia né avanti,né dietro, anche a favore della propria squadra. I giocatori delle mischie, possono alzare un loro compagno adibito alla presa, facendogli da ponte, per agevolargli lo stacco più alto possibile.
Da ricordare che, si può effettuare anche la Touche veloce, qualora l’ovale sia terminato fuori senza colpire elementi estranei al gioco, come tabelloni pubblicitari o spettatori. La Touche veloce, avviene senza aspettare lo schieramento degli avversari e può portare ad una rapida azione di contrattacco.